Adiposità Localizzate sono tessuti adiposi dove vengono accumulati i lipidi.
Il grasso corporeo si concentra in specifiche regioni che diventano il serbatoio preferenziale di accumulo di adipociti.
Il grasso localizzato è responsabile di inestetismi come pancetta, coulotte e maniglie dell’amore ecc.
Il termine adiposità localizzata descrive la presenza di un tessuto particolarmente ricco di cellule adipose rispetto alle altre zone del corpo. Questo concetto si contrappone alla cosiddetta “adiposità generalizzata” che indica una distribuzione omogenea del grasso corporeo.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA NEGLI UOMINI E NELLE DONNE
Le zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità localizzata variano tra i due sessi. Gli uomini manifestano solitamente la cosiddetta “obesità di tipo androide o a mela” (massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell’addome al di sopra dell’ombelico) che si associa, tra l’altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
Nelle femmine prevale invece l’obesità di tipo ginoide o a pera (massa adiposa concentrata nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell’addome al di sotto dell’ombelico).
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA NELLE ETÀ DELLA VITA
Sebbene siano sempre più frequenti gli episodi di adiposità localizzata tra i più giovani, tale fenomeno si presenta più frequentemente al di sopra dei 40 anni di età. Modificazioni fisiologiche importanti come un calo degli estrogeni nelle femmine e del testosterone nei maschi, associate ad un’aumentata resistenza all’insulina, tendono a favorire l’accumulo di grasso in determinate zone corporee.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E PERCENTUALE DI GRASSO CORPOREO
Solitamente, anche se non sono rare eccezioni, il grasso localizzato è tipico di persone con una percentuale di grasso corporeo media ed elevata mentre è meno frequente nei soggetti magri.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E GENETICA
Sebbene l’ereditarietà giochi un ruolo molto importante, numerose persone tendono a trasformarla in una vera e propria scusa pronta a giustificare il mancato raggiungimento dei propri obiettivi.
Predisposizione genetica e suscettibilità a disturbi circolatori pur essendo fortemente implicati nella distribuzione del grasso corporeo, possono perlomeno essere tenuti sotto controllo con una dieta equilibrata ed un regolare programma di attività fisica
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E ATTIVITÀ FISICA
Solitamente il grasso localizzato colpisce i soggetti sedentari; al contrario chi pratica con una certa regolarità attività fisica tende ad avere una distribuzione più omogenea del grasso corporeo (adiposità generalizzata).
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA ED ORMONI
L’adiposità localizzata è influenzata dai livelli plasmatici di diversi ormoni. Per esempio un basso livello di testosterone associato ad un elevato livello di cortisolo tende a favorire l’adiposità addominale
Alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento delle pliche tricipitali, delle cosce e dei glutei.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E TESSUTO ADIPOSO
Adiposità Localizzata o Tessuto adiposo è formato da cellule dette adipociti ed è diviso in tessuto adiposo bianco e tessuto adiposo bruno.
Tessuto adiposo bianco o giallo
Questo sottotipo di tessuto è costituito dalle cellule adipose uniloculari ed è il tessuto adiposo più diffuso nell’organismo umano. Si presenta giallo o biancastro quando è osservato al microscopio ottico.
Struttura
Le cellule che lo formano sono grandi (50-100 micron) e molto particolari: il nucleo e tutti gli organelli sono pigiati in un angolino della cellula da una grossa goccia di trigliceridi. Queste cellule si riuniscono in gruppetti (lobuli di grasso) e separati da connettivo lasso. È presente in larga quantità nell’ipoderma e, in misura minore, nel mesentere e nel mediastino.
Funzioni
Le funzioni del tessuto adiposo bianco o giallo (colore fisiologico) sono solamente :
1. funzione meccanica: occupa interstizi, riveste i nervi, i vasi ed i muscoli foderandoli. Riempie alcuni interstizi del midollo osseo. Funge da “cuscinetto” protettivo in parti del corpo diverse in base all’età e al sesso;
2. funzione termoisolante (o coibente): il grasso non conduce il calore, per cui non disperde il calore generato dall’organismo;
3. funzione di riserva: la membrana citoplasmatica dell’adipocita contiene la lipoproteinlipasi, un enzima che scalza i lipidi dalle loro proteine vettrici e scinde questi ultimi in glicerina ed acidi grassi; questi ultimi passano la membrana ed entrano nel citoplasma, dove sono riconvertiti in lipidi. Questo fa sì che i prodotti della lisi fuoriescano dalla cellula e s’attacchino all’albumina ematica per essere portati dove ce n’è bisogno.
Oltre a queste tre, ci sono altre importanti funzioni di questo tessuto:
• è parte integrante della regolazione dell’appetito
• è parte integrante della regolazione del metabolismo
• è coinvolto nelle funzioni della fertilità umana
• regola in misura rilevante la formazione e la differenziazione di cellule ematiche
• è coinvolto nei processi della coagulazione del sangue
• gioca un ruolo centrale in diversi meccanismi di difesa immunitaria aspecifici e specifici, cellulari e umorali.
• in caso di infezioni libera dei mediatori immunitari che attivano e stimolano le difese immunitarie
• pare che in estremi stati di sottopeso (BMI<18 kg/m^2) e di sovrappeso (BMI>42 kg/m^2) possa indurre stati infiammatori cronici.
Un adulto sano ne ha il 10-15% in peso, altrimenti è sottopeso (se ne ha molto meno), sovrappeso (se ne ha poco più) oppure è affetto da obesità (più o meno grave; secondo la quantità di grasso). È impossibile che cellule di questo tipo muoiano spontaneamente, mentre è possibile che si riduca di molto il loro volume, soprattutto con l’esercizio fisico. D’altro canto recenti ricerche hanno dimostrato come una dieta ricca di grassi idrogenati possa favorire la trasformazione degli adipociti in “adipoblasti” che, riproducendosi, provocherebbero l’ispessimento dello strato adiposo.
Tessuto adiposo Bruno
Questo sottotipo di tessuto è costituito dalle cellule adipose multiloculari (al contrario dei normali adipociti non hanno un’unica goccia lipidica ma tante piccole gocce che aumentano la superficie di combustibile esposta al citosol e lo rendono quindi più disponibile per il metabolismo cellulare), è molto scarso nell’uomo adulto e appare brunastro se osservato al microscopio ottico, sia per la presenza massiccia di mitocondri che per l’elevata vascolarizzazione.
Il tessuto adiposo bruno ha esclusivamente la funzione di produrre calore perché i mitocondri delle cellule adipose multiloculari hanno meno ATP
Il grasso bruno è ben rappresentato nei neonati di molte specie (nella specie umana soprattutto a livello della nuca, del collo e delle scapole). Negli adulti è abbondante invece quasi esclusivamente nelle specie che vanno in letargo, mentre negli adulti di altre specie, compresa quella umana, esso è scarsamente presente (l’esistenza di due diverse tipologie di lipoma, cioè di neoplasie del tessuto adiposo, mostra però la permanenza di due diverse tipologie di tessuto adiposo anche nell’individuo adulto).